Friday, 22 February 2013

Storia di elezioni, idraulici e gatti







Secondo post in italiano, nel mio blog dove di solito la lingua di Dante è relegata ai pochi commenti ai miei post. Argomento? C’è bisogno di dirlo? Le elezioni, è ovvio.
Un argomento che mi sta a cuore, nonostante non voterò perché sono in Canada e non mi sono iscritto all’Aire, nonostante si voti in un paese che non sento più mio da diversi anni ma che pure mi porto dentro in un insieme di abitudine impossibili da estirpare (tipo attraversare la strada anche quando il semaforo pedonale è rosso, che io sono un italiano anarcoide, mica un canadese disciplinato).

Sono consapevole che si tratta in qualche modo dell’ultimo treno per la mia povera Italia imputtanita, rovinata dall’incuria nelle grandi come nelle piccole cose.
Non voglio giocare a chi è più anti-berlusconiano, tuttavia mi auguro siano le ultime elezioni dove si senta parlare di lui, se non altro per evitare risolini e commenti disarmanti fatti da chi avrà ben altre rogne non risolte nella sua storia, ma che si è risparmiato un primo ministro mignottaro ed intento a giocare a nascondino con Angela Merkel (vedasi la patetica scena del cucù).

L’isolamento nella sorta di bolla in cui vivo e che in parte mi sono costruito da solo, fatto di casa, lavoro e qualche rara uscita nei week-end, non mi ha comunque impedito di informarmi sui fatti italiani e farmi arrivare a conclusioni dal sapore poco dolce.
Per anni mi sono fatto tentare dall’ideale dell’anti-politica, della brava gente onesta oppressa da politici ladri. Beh, diciamolo una buona volta: sono cazzate! Ecco perché non mi piacciono le tesi di Grillo, questa contrapposizione noi-loro, i puri contro i malfattori. Perché troppe volte ci dimentichiamo che quei signori li abbiamo voluti noi, e ci rappresentano, più ancora che come elettori, come italiani. I nostri scandali continui, le nostre tangenti, le ruberie, le prevaricazioni non nascono a Montecitorio ma nelle strade, negli uffici, nelle case. L’Italia è quella che è perché gli italiani hanno un nonsenso civico che molte altre nazioni (non) ci invidiano. Un esempio su tutti: proprio questa sera il mio alcolizzato coinquilino idraulico, in vena di aprire bocca più per parlare che per scolarsi le sue solite 8 lattine di birra, mi spiegava che non può accettare contanti per i lavori che fa ma solo assegni. Non c’era nel suo discorso la consapevolezza che però sarebbe bello farsi pagare in nero, ma al contrario parlava come se la prospettiva stessa di evadere le tasse non esistesse nel suo orizzonte mentale. Una lingua inglese insomma trasformata in una neo-lingua orwelliana che ha cancellato l’idea stessa di evasione fiscale al punto da renderla non pensabile come concetto. Tant’è vero che mi è risultato impossibile spiegargli come invece le cose siano “appena” un po’ diverse in Italia.

Strana gente gli elettori italiani. Sono quelli che strillano contro la corruzione e poi votano ai referendum per mantenere l’acqua pubblica e sostengono l’M5S di Grillo che vuole l’acqua pubblica, come se non fosse chiaro che più un settore è lasciato alla gestione pubblica, più prosperano malaffare, inefficienza, corruzione, visto che non ci sono performance da valutare o concorrenza privata da fronteggiare, ma solo politici sconfitti da sistemare su qualche poltrona.
Strana gente gli elettori italiani, che si fanno abbindolare da parole d’ordine tipo “basta con i politici che vogliono salvare le banche”. Chi vuole salvare le banche in Italia? Quali banche sono state salvate? Con i soldi di chi? Che succede se una banca rischia di fallire e non viene salvata? C'è un fondo di garanzia, è vero, ma se falliscono più banche? Non è che magari i correntisti perdono i risparmi di una vita? Penso che anche le persone e non solo gli specchi abbiano il dovere di riflettere prima di dire cazzate.

Guardo dunque a queste elezioni con un certo pessimismo. È l’ultima occasione per fare riforme (dell’amministrazione pubblica, del mercato del lavoro, dello stato sociale) necessarie, ma sono convinto che alla fine non si farà niente, perché agli italiani in fondo va bene così, e se non va bene si può come d’abitudine nazionale dare sempre la colpa a qualcun altro, o affidarsi all’uomo della provvidenza di turno.

Da ultimo una riflessione sul caso Giannino e il partito Fare – per Fermare il Declino, forse quello meno lontano dalle mie idee.
Mi stupisco che nessuno abbia pensato la cosa più ovvia: la messinscena per avere visibilità gratuita.
Andiamo, siamo veramente convinti che Zingales affondi a pochi giorni dal voto il partito che ha contribuito a fondare? Non sono un politologo, ma ho qualche passata esperienza come giornalista e presente nel marketing, più che sufficiente per farmi pensare alla trovata pubblicitaria dal duplice effetto:
1) si porta visibilità ad un partito fondato in quattro e quattr’otto, che infatti è rimasto per giorni sulle prime pagine dei giornali e che altrimenti nessuno avrebbe considerato,
2) si fa passare il messaggio che se il partito è pronto a mettere in croce Giannino per una cazzatina come un master invisibile, allora dev’essere un partito di persone votate alla santità, specie se paragonato ad altre forze politiche dove invece di master ci si occupa di finanziamenti occulti, Monte Dei Paschi Di Siena, troiettine (scusate, volevo dire olgettine), trote con lauree albanesi, ecc.

E allora no, non voterò perché risulto ancora residente in Italia anche se sono a Vancouver, ma se potessi votare voterei non Giannino, ma il suo gatto, quello che aggredì Sallusti.
Ecco, il gatto di Oscar Giannino sarebbe un ottimo candidato premier: dopo aver visto in Parlamento tanti cagnolini fedeli e ammaestrati, il gatto sarebbe una sicura garanzia di indipendenza.


3 comments:

  1. Che dire? E' un panorama politico troppo compromesso da più di vent'anni di malgoverno per sperare che si risolva con un singolo turno di elezioni. Ma noi italiani siamo contrari all'amara medicina che ci toccherà assumere, sebbene abbiamo contribuito con la nostra indolenza a creare il male che ora ci divora. Buona fortuna a noi, ne avremo bisogno.

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  2. Io credo nel presidente Mario Monti che mi sembra la persona giusta fra le alternative disponibili: equilibrato, preparato, realista, non promette sogni, ha toccato con mano la crisi e sa dove ha sbagliato (tema pensioni su tutti) altresì per mancanza di tempo. Io dò la fiducia a lui.Invece del rimborso agli italiani, l'on. Berlusconi perchè non promette cose concrete sul lavoro, di economia, di istruzione, di pensioni o contro le mafie? E' assurdo! Per il Milan (di cui sono tifoso sin da bambino quando ancora lui non era presidente) dice che è tempo di sacrifici per tutti rateizzando in 5 anni il costo del cartellino di Balotelli. Ora invece ha i soldi per almeno 30 milioni di italiani. Peraltro, non v'è l'IMU tra le questioni da affrontare nell'emergenza di una crisi nera. Io sono in Canada da agosto 2011 perchè a Milano (la mia città di provenienza) nn c'era più lavoro per me, e invece di riformare il contratto di lavoro dei precari, si parlava di Ruby Ruabacuori delle escort, di Gheddafi e di Mubarak. Delle dimissioni che per tre anni non ha mai avuto il coraggio di rassegnare. Ho studiato una vita, lavorando da precario. Poi, nel 2008-2009, ho investito dodici mesi nel Servizio Civile Nazionale per un progetto in Russia. Ero pagato, per carità. Ma rappresentavo l'Italia a San Pietroburgo come servizio sociale e diplomatico. Si sentivano battute di ogni tipo nei suoi confronti e nei confronti dell'Italia per gli scandali che ogni giorno spuntavano come funghi. E' giusto tutto questo? E' democratico? E' assurdo anche dall'estero ascoltare Berlusconi. Perchè non promette cose concrete sul lavoro, di economia, di istruzione o di pensioni? Forse perchè l'IMU pesa più a lui che a chiunque altro con tutte le proprietà immobiliari che possiede? Un personaggio così contorto, confuso e contraddittorio è un pericolo al pari di una mina vagante. Dice sempre il contrario di tutto quanto detto in precedenza. E' la sua tattica e di tutto il suo dream team di cagnolini affamati. Con l'entità di capitale con cui promette il rimborso, potrebbe fare anche una pazzia: un colpo di stato, finanziando un esercito intero! Speriamo che dopo questa sconfitta annunciata, qualcuno o qualcosa lo illumini e si faccia da parte. Non che gli altri politici siano assai meglio di lui ma quanto meno conoscono un minimo di decoro. Penso che al momento non ci sia un politico all'altezza della situazione e allo stesso tempo che soddisfi le richieste degli italiani. Lo dico al di là di qualsiasi schieramento e lato partitico. Tuttavia, il presidente Mario Monti mi sembra la persona giusta tra le alternative disponibili: equilibrato, preparato, realista, non promette sogni, ha toccato con mano la crisi e sa dove ha sbagliato altresì per mancanza di tempo. Io dò la fiducia a lui. Grillo, colui che attualmente riporta le lamentele di tutti noi nella politica e nelle grandi piazze d'Italia attraverso M5S, non ha le condizioni legali per governare: oltre alla condanna penale per un terribile incidente d'auto agli inizi degli anni '80, le sue idee trovo siano talvolta estremiste e totalitarie: su talune tematiche s'incallisce senza dettare una soluzione programmatica. Chi lo vota sono persone moderate e serie che sanno ciò che vogliono. Istruite. Persone esasperate dai governi precedenti, ingerenti e inconcludenti. Tanto di rispetto per Grillo per il quale simpatizzo. https://twitter.com/V4lerio

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  3. Tornando a Monti, il gesto che mi ha convinto di più è la pubblicazione del programma in rete di poche pagine come primo passo alla sua "salita" in campo, conciso nonché aperto alla critica su Twitter, senza promesse irrealizzabili. Dopo un periodo di tre settimane di silenzio e riflessione circa la sua candidatura. Dopo questa mossa, tutti gli altri hanno pensato più o meno ad un programma visibile o a pronunciare la parola programma (che è già un passo avanti enorme della vecchia guardia). Grande esempio di etica e rispetto verso gli italiani. Nessuno lo dice, ma all'inizio del suo mandato da tecnico, tutto il consiglio dei ministri si è contratto lo stipendio come gesto simbolico. C'è da tagliare molto di più, però resta il gesto che nessuno ha fatto (eccetto il presidente Fini alla Camera e il suo Fli). L'auspicio vero è che una volta spenti i riflettori della campagna elettorale (auto promozione, slogan e promesse gonfiate) si accendino in Parlamento sulle riforme prioritarie (tagli ai costi della politica, precariato/contratto a t.indeterminato, istruzione e scuola pubblica, università -anche per i meno abbienti-, innovazione sanità, pensione, ecc...) veloci ed efficaci. No alle polemiche e all'opposizione becera che non porta a nulla. Sì alle opposizioni costruttive per affrontare l'emergenza tuttora drammatica! E magari tra un po' potrò consentire a me stesso di rientrare nel mio amato Paese. Serve una grande alleanza per la STABILITA' in Parlamento e del governo: Monti + il vincitore delle elezioni e magari i neo parlamentari di Grillo. No ai personalismi. Per la Lombardia, mi auguro possa vincere l'avv. Ambrosoli. Dopo tre mandati consecutivi (sporcati dagli ultimi scandali ma anche da Oil for food quando Formigoni era al primo mandato) del centro destra è giusto lasciare la poltrona ai concorrenti di centro sinistra. Inoltre, l'avv. Ambrosoli sembra una persona seria e determinata. https://twitter.com/V4lerio

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